Quanti tipi di chitarre esistono al mondo?

Se ti sei chiesto quanti tipi di chitarre si possono trovare in commercio, sappi che la risposta a questa domanda è più complicata di quanto tu creda.

In generale i tipi di chitarra esistenti sono tre:

  • chitarra classica
  • chitarra acustica
  • chitarra elettrica

Esistono poi versioni molto diverse tra loro di questi tre modelli, alcune addirittura uniche al mondo, perché costruite artigianalmente.

Al primo posto tra i tipi di chitarre c’è quella classica

Il classico modello di chitarra è quello costituito da una cassa armonica in grado di amplificare in modo naturale le vibrazioni generate dalle corde. Queste ultime possono essere in nylon, un materiale molto morbido e resistente oppure in metallo. Utilizzare corde di acciaio/metallo avvicinerà il suono del vostro strumento a quello acustico di cui parleremo in seguito.

Oltre alla cassa armonica, la chitarra tradizionale ha una paletta con meccaniche alle quali si agganciano e annodano le corde. Abbiamo poi un manico di legno, dove si adagiano le corde e un ponte dove vengono fissate, una volta che siano ben tese. Sul manico c’è la tastiera formata da tasti, l’apice tra la paletta e la tastiera è definito “capotasto”. La parte forata del corpo viene chiamata “rosone” (o buca).

Tipi di chitarre: al secondo posto troviamo la chitarra acustica

La chitarra acustica differisce da quella classica per diverse caratteristiche:

  • le corde sono metalliche e meno spaziate;
  • ha una diversa attaccatura delle corde;
  • i tasti sono 21;
  • sulla tastiera è presente una curvatura;
  • le meccaniche in genere sono tre per ogni lato;
  • l’unione tra il manico e il corpo si trova al quattordicesimo tasto, perché a volte vengono utilizzati i tasti più alti.

Il ponte di questa chitarra è di legno e osso. Le corde sono stoppate tramite dei piroli. Sui lati delle acustiche in genere si trova un preamplificatore, mentre in basso un gancio per la tracolla e un’uscita per il jack (nel caso si tratti di un modello amplificabile).

Questo tipo di strumento viene utilizzato principalmente per melodie con arpeggi o con il fingerpicking, ossia una tecnica che consiste nel pizzicare le corde solamente con le dita (quindi senza il plettro). Il finger style, com’è chiamato lo stile di musica generato da questa tecnica, è adoperato principalmente per la musica folk, ma anche per il rock ‘n’ roll.

Benvenuti nel mondo della chitarra elettrica

La versione elettrica della chitarra è certamente quella più famosa date le sue infinite possibilità creative. Questo strumento viene, infatti, collegato tramite un jack a un amplificatore o ad altri strumenti che sono in grado di distorcere i suoni producendo dei risultati davvero incredibili e divertenti.

La chitarra elettrica affonda le sue radici nel jazz degli anni Trenta, quando i chitarristi sentirono la necessità di non far coprire il suono del proprio strumento da quello più potenti di contrabbasso, pianoforte e batteria.

Il suono brioso dello strumento elettrico si affermò sempre di più con l’arrivo di nuovi generi musicali quali il blues e il rock. È proprio grazie a questi generi che avvenne la vera a propria consacrazione.

Per una chitarra elettrica molto importante è il manico. È questa parte, infatti, che determina la qualità del suono dello strumento. I tasti possono essere da 21 a 30, mentre le corde possono essere anche più di 7. Le meccaniche sono poste ai lati della paletta, una struttura fissata all’apice del manico. Il ponte può essere anche mobile per permettere al musicista di ottenere un particolare effetto vibrato.

Questa tipologia di strumento ha prezzi molto alti, anche se è possibile trovare sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche usate.

Autore dell'articolo: admini